Monsummano Terme ospita nella splendida villa Renatico Martini, ambito e prezioso spazio espositivo, la sesta edizione del Premio Internazionale Biennale Città di Monsummano Terme. La manifestazione offre un singolare incontro tra due grandi maestri del Novecento presenti con la loro opera incisoria: Giorgio Morandi (1890-19649 e Andy Warhol (1928-1987), artisti che con i loro fogli ci permettono di ripercorrere particolare momenti dell'arte contemporanea vissuti in maniera seria e coerente da entrambi anche se in mondi e con tecniche completamente diverse. Poco li accomuna nascono in due secoli diversi, provengono e sviluppano la loro cultura in ambienti che non si incontrano, ma i due maestri sono capaci di provocare nell'osservatore profondi e stimolanti emozioni tanto da permetterci di rispettare, anche in questa edizione, gli scopi ricercati nella realizzazione della nostra Biennale, e ormai lo posso dire con orgoglio e soddisfazione. Settantaquattro le opere selezionate per l'esposizione tra le centottanta inviate da giovani incisori allievi delle Accademie di Belle Arti italiane. La manifestazione ultima di una serie di mostre su opere grafiche ideate e gestite dall'Assessorato alla Cultura di Monsummano Terme e dall'Accademia di Belle Arti di Firenze, evidenzia con i pregevoli fogli esposti, un ricco bagaglio culturale privo di valori artistici e varietà di linguaggi, tematiche e tecniche originali per ideazione ed esecuzione. Tutte le opere sono determinanti per la conoscenza di un'arte incisoria sempre più viva ed autonoma, protesa verso una crescita fondata sulla fusione di creatività e sperimentazione tecnica. Testimonianza indubbia di una fertilità dell'operare incisorio all'interno delle nostre strutture artistiche tese alla divulgazione e alla conoscenza della stampa d'arte originale (ideata ed eseguita nelle scuole d'incisione delle nostre accademie). Volutamente sono state privilegiate le tecniche della tradizione, anche se sarà necessario, proprio per permettere l'adesione a un numero sempre maggiore di partecipanti di allargare i limiti fino ad oggi posti alle nuove tecnologie, che rappresentano il punto di partenza per la formazione di giovani il cui impegno è finalizzato alla crescita personale; nuovi talenti alla ricerca di un proprio mondo creativo-espressivo non distaccato dallo studio e dalla conoscenza di quanto i nostri antichi maestri hanno trasmesso ai nuovi docenti, entusiasti e spesso gratificati dai loro giovanissimi discepoli. Tecnica e alchimia, mistero e fortuita casualità, inquietudine e ricchezza di umori, tutte le esperienze sempre protese verso una fondamentale e insostituibile curiosità "del fare incisione". Le opere esposte testimoniano una grande nobiltà d'intenti, s'impongono per genuinità, correttezza e sicura crescita professionale. Piccoli e grandi fogli da comprendere per il colloquio che vogliono intraprendere con l'osservatore, da leggere con il messaggio che riescono a comunicare spesso di un intimismo poetico commovente. Comunque anche aperti all'intensa voglia di ricerca di valori sicuri, tensioni, intrighi, paure, ma sempre meritevoli di attenzioni ed interesse per quei segni, quelle immagini inevitabilmente condizionate dal nostro modo di vivere e di essere, unico motivo ispiratore che da un reale senso al nostro quotidiano impegno.